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Come strutturare un'Unità Didattica di Apprendimento [Scarica Esempio]





Qualche articolo fa abbiamo parlato dell’importanza, al giorno d’oggi, della didattica per competenze (clicca qui per leggerlo!) ovvero un “nuovo” stile di insegnamento che non verte più al mero nozionismo, destinato al discente “ascoltatore”, ma ormai strettamente legato al concetto dell’”imparare facendo” grazie al quale il ruolo dell'alunno muta divenendo, così, protagonista attivo nel suo processo di apprendimento.

La predisposizione e l’attuazione di Unità Didattiche di Apprendimento (UDA) sono alla base di questo rinnovamento che prevede non solo “stare” ma anche, e soprattutto, “far” scuola: grazie, infatti, alla pianificazione di compiti da eseguire, è possibile l’acquisizione delle competenze prefissate “sfruttando” le conoscenze e le abilità pregresse degli studenti e, al contempo, sviluppando armonicamente le loro capacità.


Come redigere un’Unità Didattica di Apprendimento (UDA)?


Vedremo insieme, step by step, come strutturare efficacemente un’Unità Didattica secondo un percorso funzionale finalizzato al raggiungimento degli obiettivi prefissati per i nostri alunni.


1. La scelta dell’argomento didattico e del prodotto finale: che sia disciplinare, interdisciplinare o volto all’acquisizione di competenze trasversali. Sarebbe auspicabile che il tema scelto sia il più possibile inerente alla realtà degli studenti; il prodotto finale, invece, sarà la prova concreta della competenza prefissata a incipit e raggiunta.


2. Scegliete un titolo: non pensate sia banale. Più il titolo è accattivante più è alta la probabilità che i vostri studenti si incuriosiscano al lavoro che proporrete.


3. Delineate le competenze chiave, abilità e conoscenze da sviluppare: per quanto riguarda le competenze chiave potrete evincerle, qualora fosse possibile e visibile, dal curricolo verticale del vostro Istituto. In merito, invece, alle abilità e conoscenze è bene che vadano scelte in relazione all’UDA proposta: queste potete trovarle non solo nei curricoli verticali d'Istituto, così come le suddette competenze chiave, ma anche ricavarle dalle Indicazioni Nazionali 2012 ( documento successivamente rivisitato e, quindi, aggiornato nel 2018 in Indicazioni Nazionali e nuovi scenari.)


4. Definire le fasi di progettazione del lavoro (o "esperienze di apprendimento"): l’UDA è suddivisa in fasi. Ogni fase, descritta nel particolare, incarna un compito significativo che avrà termine con la realizzazione di prodotti intermedi o prestazioni osservabili o verificabili. Prodotti e prestazioni sono, altresì, utili per l’individuazione di conoscenze e abilità.


5. Scandire i tempi di lavoro, le risorse e le metodologie applicate: è auspicabile stabilire in modo concreto e preciso come si svolgeranno le attività: dunque, quanto tempo mettere a disposizione e selezionare le metodologie più appropriate per il compimento di ognuna di esse. Le più usate, indiscutibilmente, sono le le tecniche relative al cooperative learning e metodi di apprendimento come il problem solving o la ricerca guidata.


6. Osservare e valutare: per quanto riguarda l’osservazione si possono utilizzare griglie, diari di bordo e rubriche. Il risultato finale, invece, verrà valutato in relazione al contributo apportato dallo studente, considerando l’efficacia dell’attività svolta e l’acquisizione reale delle competenze delineate.


Clicca qui e scarica un modello editabile.

Clicca qui e scarica un esempio completo.


Non ci resta che augurarvi buon lavoro!


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