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Disturbo oppositivo provocatorio. Come intervenire in classe? [Scarica Esempio]



Il disturbo oppositivo provocatorio (DOP) è classificato all'interno dei "disturbi del comportamento, del controllo, degli impulsi e della condotta". Questi disturbi generalmente si manifestano tramite difficoltà comportamentali ed emotive, caratterizzate da una tendenza alla violazione e all'opposizione rispetto alle regole, oppure nei confronti delle figure che rappresentano l'autorità nell'ambiente scolastico (e non solo).


Gli alunni con comportamento oppositivo provocatorio spesso esternano sentimenti di rabbia, sono permalosi e facilmente contrariati. Sfidano attivamente o si rifiutano di rispettare le richieste, irritano deliberatamente gli altri, accusano gli altri dei propri errori o del proprio cattivo comportamento.


Esiste la possibilità che un alunno con DOP, se non correttamente monitorato, in presenza di avversità ambientali e di fattori di sviluppo sfavorevoli, aumenti la frequenza e l’intensità dei suoi comportamenti oppositivi a tal punto da aggravare il suo quadro clinico. In questi casi si possono manifestare comportamenti assimilabili a una forma psicopatologica assai più grave, sia in termini di comportamenti che di esiti/conseguenze. (Cfr. DOP Disturbo oppositivo provocatorio. Cosa fare e non fare, Erickson, 2021).


Le strategie da adottare in questi casi hanno lo scopo di favorire un ambiente inclusivo in grado di soddisfare le reali necessità dell'alunno al fine di far emergere i suoi punti di forza.


In questo articolo, oltre alle classiche strategie da adottare (quali, ad esempio, costruire una routine per permettere una maggiore consapevolezza di cosa sia consentito e di quali siano le attività da svolgere; predisporre una disposizione dei banchi all'interno della classe in modo che l'alunno sia facilmente raggiungibile e il più distante possibile da fonti di distrazione; prestare attenzione ai comportamenti corretti e utilizzare dei rinforzi positivi per aumentare gli stessi; utilizzare le gratificazioni ed evitare le punizioni, o ancora, applicare le strategia del time out educativo) vi saranno proposte due strategie che possono essere utilizzate contemporaneamente, ossia La Token Economy e la strutturazione di un Patto Formativo/Educativo costituito da un insieme di regole chiare, semplici e condivise che se rispettate permetteranno all'alunno di acquisire dei premi e di poter godere di momenti piacevoli ma allo stesso tempo utili al soddisfacimento dei propri bisogni.


Clicca sul link e scarica un esempio di Patto Formativo e una griglia già predisposta per la Token Economy!


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